La sontuosità barocca della Chiesa del Gesù ha offerto una cornice solenne al concerto di Natale dell’affermato coro “Voci di Due Paesi”, che, con un programma ricco e vario, ha introdotto gli ascoltatori in piena atmosfera natalizia.
Il viaggio musicale attraverso i secoli è iniziato con il “Kyrie” di Monteverdi, cui è seguito un pezzo contemporaneo di Berthier. Poi il direttore del coro Bernd Pröve, con un pezzo di sua composizione, ha rapito gli ascoltatori portandoli negli inconsueti mondi sonori della Musica Nuova.
Enrico Gregori (narratore), Paola Gronda (soprano), Wolfgang Klein-Richter (organo) ed Eugenio Buzzoni (sintetizzatore) hanno dato vita ad un’atmosfera in netto contrasto con gli altri pezzi musicali della serata. Successivamente si è esibita la violinista in erba Judith Stapf (10 anni), che ha dato prova del suo grande talento con un pezzo dal Concerto per Violino di Bruch. Paola Gronda e Antonia Camisola hanno poi eseguito un duetto per soprano e contralto di J.S.Bach, accompagnate all’organo da Luciano Poltini. Altro momento culminante della serata è stato l’ “Adoramus Te” di Rosselli, dove il coro ha superato se stesso. Il concerto si è concluso con canti natalizi classici tedeschi. Il preside Peter Noss, nel suo saluto iniziale, aveva invitato gli ascoltatori a cantare tutti insieme questi canti. Eppure quasi nessuno dei presenti ha voluto misurarsi con l’ottimo livello vocale del coro. Solo un paio di temerari canticchiavano piano piano, quando è stato intonato "O du fröhliche..".

Il 26 maggio, nella Commenda di San Giovanni di Prè, l’anno scolastico 2006/2007 si è concluso con un ulteriore progetto musicale: una guida all’ascolto e concerto sul tema “Il Lied tedesco. Da Mozart a Brahms”. Il Maestro Fabrizio Ghiglione ha introdotto alcuni brani, che rappresentano una scelta tra le pagine più classiche del repertorio liederistico tedesco e che sono stati quindi eseguiti dal soprano Paola Gronda, accompagnata al Pianoforte dal Maestro Guido Bottaro.

FORME E COLORI DI JUTTA DÖHNE ALLA SCUOLA GERMANICA
Due giorni d’arte, il 17 e 18 febbraio, presso i locali della Scuola Germanica, dove l’Associazione “Voci di due Paesi” ha contribuito ad organizzare un’esposizione dell’artista tedesca Jutta Döhne.
Nel quadro di un ricco programma culturale, che quest’anno l’Associazione si è impegnata a realizzare nell’ambito della Scuola Germanica, Jutta Döhne ha esposto sui quadri tratti dai cicli “Astrazione”, “New York” e “Caraibi”.
“Un turbinio di forme e colori, splendente e brillante, uno scintillio di luce: quando dipinge Jutta Döhne attinge a pine mani da una mare di colore. Porsi dei limiti non è nella sua natura,. L’immagine generata dalla mente diventa quadro, senza mediazioni, di getto: lo slancio creativo non viene frenato da alcuna esitazione o riflessione. Quello che trasferisce sulla tela è una potente carica di energia solare”.

Il 17 febbraio, presso il Louisiana Jazz Club di Via S. Sebastiano, è stata organizzata una serata musicale con la partecipazione di tre musicisti professionisti del jazz: Peter Lehel al sax, Peter Schindler alle tastiere e Markus Faller alle percussioni, che hanno eseguito loro composizioni e brani classici del repertorio jazz.
Il giorno dopo, all’Oratorio di San Filippo, gli stessi solisti e il Kammerchor Reutlingen, diretto da Christa Feige, hanno eseguito la Missa in Jazz per coro, pianoforte, sassofono e percussioni di Peter Schindler.
La Missa in Jazz si basa sulle cinque parti canoniche della liturgia cattolica (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei). Questi testi, nati nei primi secoli dopo Cristo, sono alla base delle composizioni di musicisti di tutti i tempi. La Missa in Jazz è un tentativo di conciliare la tradizione con un linguaggio musicale moderno, quale è il jazz, caratterizzato tra gli altri da elementi quali l’improvvisazione e una ritmica pulsante.
Il concerto è stato un grande successo e c’è stata una forte partecipazione da parte della città: questo ci ha confermato l’opportunità della scelta di portare questo evento a Genova, come prima esecuzione assoluta in Italia.